Sinistra Critica sostiene la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori del gruppo Fiat e della componentistica e del gruppo Fincantieri e degli appalti e lo sciopero di 8 ore indetto dalla FIOM , insieme al loro pieno diritto a manifestare e a riprendersi la piazza.
Sinistra Critica sostiene questa lotta e la decisione di manifestare comunque in piazza del Popolo, insieme a tutti gli altri soggetti che vogliano essere presenti per difendere il diritto a manifestare, contro i vergognosi divieti che in questi giorni sono stati frapposti dal Governo e dal ministro dell’Interno Maroni, dalla Questura di Roma e dal sindaco Alemanno.
Fabbrica Italia si rivela essere il piano di Marchionne per portarci via il posto di lavoro: chiusura di Fiat a Termini Imerese, della Iribus, della New Holland di Imola. A Mirafiori, dopo la cancellazione della produzione dei monovolume –ellezero-, delle Jeep e suv, si prevede solo cassa integrazione. Marchionne sta facendo lo stesso in Polonia dove licenzia e peggiora le condizioni di chi resta al lavoro.
E, a cascata, sono sempre più numerose le fabbriche dell’indotto dove la cassa integrazione prefigura drastiche riduzioni di posti di lavoro, per non parlare della Pininfarina dove i padroni sono passati direttamente ai licenziamenti.
FINCANTIERI
La direzione cerca di far passare le chiusure e i ridimensionamenti che a giugno, per la forte lotta dei lavoratori, ha dovuto ritirare, proponendo accordi separati cantiere per cantiere. Le intese realizzate a Monfalcone, questa con l’accordo anche della FIOM locale, e quelle separate di La Spezia e Riva Trigoso definiscono già una riduzione di organici di 600 unità. Questi accordi vanno ritirati perché indeboliscono e dividono i lavoratori. Di fronte a un piano di smantellamento della cantieristica pubblica le tattiche del "si salvi chi può" sono illusorie e finiscono per non salvare nessuno. Occorre invece:
TUTTI INSIEME COSTRUIAMO LA FORZA PER DIFENDERE IL LAVORO E I DIRITTI
- Dobbiamo riconquistare il Contratto nazionale e cancellare il famigerato articolo 8 del decreto di agosto, rigettando anche gli accordi di subalternità e complicità come quello del 28 giugno.
- Vogliamo il diritto a eleggere i nostri rappresentanti, a decidere e votare su tutto quanto riguarda il nostro lavoro, la nostra condizione, il nostro futuro.
- Dobbiamo pretendere un nuovo forte intervento pubblico che preservi gli insediamenti industriali, garantendo lavoro, diritti e produzioni utili a tutta la società.
SINISTRA CRITICA sostiene le lotte dei lavoratori colpiti dalle ristrutturazioni fatte dai padroni per difendere i loro profitti ed è impegnata a costruire un movimento per respingere i diktat della BCE, di Confindustria e del Governo rivolti a far pagare ai lavoratori il debito pubblico che capitalisti e banchieri hanno fatto.
In tutto il mondo si stanno svolgendo grandi manifestazioni e lotte contro un sistema economico inaccettabile a cui partecipano centinaia di migliaia di persone; anche in Italia dobbiamo unirci ai movimenti sociali che in tutto il mondo affermano: "non paghiamo il loro debito".
Sinistra Critica