DA LabourStart
Mercoledì 6 agosto 2008 - Notiziario, Anno II, n° 46
Agosto, moglie mia non ti conosco
Agosto è un mese che per molti è sinonimo di vacanza, sopratutto
nell’emisfero boreale dove coincide col culmine dell’estate. Ben
lo sapeva Achille Campanile quando, nel 1930, scrisse “Agosto,
moglie mia non ti conosco”, un libro ricco di comicità surreale
dove le ferie estive sono, giustamente, un momento di fuga dalla
quotidianità, molto lontane dalle mura di uffici e fabbriche. Così,
verosimilmente, un buon numero di voi leggerà questo notiziario al
ritorno dalle vacanze.
Ora, con un ragionamento non privo di logica, il governante di una
nazione dove la democrazia latita potrebbe, ad agosto, infliggere un
duro colpo al movimento sindacale del suo paese. Il clamore mediatico
e le proteste che di solito accompagnano eventi del genere sarebbero
attutiti, la canagliesca operazione avrebbe un impatto minimo sui
lavoratori a livello internazionale, impegnati più che altro ad
ammirare le onde o le vette.
Il governo della Corea del Sud deve aver pensato così quando, una
decina di giorni fa, ha spiccato numerosi mandati d’arresto contro
i maggiori leader sindacali del paese. Tra i destinatari del grave
provvedimento ci sono il Presidente, il Vice-presidente ed il
Segretario Generale della Confederazione Coreana dei Sindacati
(KCTU), insieme a dirigenti di altre organizzazioni affiliate.
L’arresto della Vice-presidente di KCTU è stato già eseguito,
attualmente è trattenuta in stato di fermo presso il commissariato
Youngdeungpo. Gli altri sindacalisti sono ancora a piede libero, ma
la polizia ha circondato la sede principale del KCTU a Seoul.
Il “crimine” che gli viene contestato risale ai primi di luglio:
in quei giorni il KCTU ha proclamato uno sciopero generale. Il
governo della Corea del Sud, in disprezzo di tutte le normative
internazionali in tema di tutela dei diritti umani - incluse le
Convenzioni stipulate con l’ILO - ha deciso che questo sciopero
vada considerato illegale.
Il KCTU ci ha chiesto l’avvio di una forte protesta contro gli
inaccettabili atti del governo sudcoreano e LabourStart ha aderito
lanciando una campagna online. Non perdete tempo, spedite il vostro
messaggio di protesta dalla pagina in italiano della campagna:
http://www.labourstart.org/cgi-bin/solidarityforever/show_campaign.cgi?c=405
Se siete utenti di Facebook potete anche sottoscrivere la petizione
che abbiamo creato:
http://apps.facebook.com/causes/107071
Per sperare di ottenere un buon risultato servono decine di migliaia
di messaggi indirizzati al Presidente della Corea del Sud ed al
Questore. Contiamo, come sempre, sul vostro desiderio di cancellare
l’ingiustizia ed il sopruso. Grazie.
Eric Lee e Michele Nigra
Michele Nigra, corrispondente e traduttore di LabourStart.
E-mail: mnigra@fibacisl.it
Visita la pagina in italiano di LabourStart:
http://www.labourstart.org/it
Il posto della Rete dove i sindacalisti iniziano la loro giornata.