Diritti per i migranti! Stop alle bombe! Sostegno alle rivoluzioni! No alle dittature e alle repressioni!
Il governo italiano è
come sempre in prima fila nelle politiche di “respingimento” a partire
dai respingimenti in mare contro ogni norma internazionale, per
arrivare agli accordi con i dittatori (i “pazzi” come Gheddafi, o
più presentabili come Ben Alì) perché facessero il lavoro sporco
per l’Italia e l’Unione europea, attraverso la costruzione di
campi di concentramento sul suolo africano e il pattugliamento
marino.
Oggi giocano con la vita e la dignità di migliaia di persone,
creando l' “emergenza” Lampedusa per poter gridare all’invasione,
per poter giustificare l’intervento militare e allo stesso tempo
una rinnovata presenza di controllo del Mediterraneo. La visita
elettorale di Berlusconi rappresenta oggi l’ennesima presa in giro
del “partito del fare” che vuole buttare fumo in faccia a
lampedusane/i e all'opinione pubblica italiana.
Emergenza? Come ci
indica il Forum dei diritti economici e sociali tunisino “la
Tunisia ha affrontato questa emergenza, basandosi sui propri mezzi e
attraverso una campagna di solidarietà attivata soprattutto dai
cittadini tunisini senza nessuna lamentela e senza chiedere alcun
aiuto alla comunità internazionale, ai cittadini, agli Stati o agli
organismi internazionali”.
Il nostro deciso no alla guerra e all’intervento militare è anche un deciso sostegno alle rivoluzioni arabe. Ci associamo alle richieste che dall’interno di quei paesi chiedono l’interruzione dell'attuazione degli accordi sulle questioni migratorie che sono stati stipulati con gli ex-regimi dittatoriali contro i diritti dei loro stessi cittadini e ci e un impegnoiamo alla lotta contro lo “status” di clandestino che riconosca a tutte/i la libertà di circolazione, affinché scompaia una volta per tutte il permesso di soggiorno vincolato al contratto di lavoro. Solo così si valorizzano i diritti di cittadinanza per la rottura del meccanismo che consente lo sfruttamento di manodopera a basso costo, da utilizzare come merce, ad uso e consumo di chi estorce lavoro altrui per arricchirsi sempre più. È una battaglia contro la precarietà della cittadinanza dei migranti imposta dall’Europa, per il riconoscimento del permesso di soggiorno per tutti, né temporaneo né ad intermittenza.
Per quanto riguarda
l’attuale “emergenza” italiana vogliamo che i migranti
imprigionati a Lampedusa e in altre tendopoli e in simili precarie
sistemazioni siano lasciati liberi di trasferirsi nelle altre regioni
italiane o europee dove si possano offrire loro condizioni di vita che
rispettino la dignità umana, e si attui la protezione dei rifugiati politici secondo quanto stabilito
dalle leggi internazionali.
Non esistono C.I.E buoni e/o democratici
I circoli di Sinistra Critica si
rendono disponibili all’accoglienza e all’attivazione di reti di
sostegno e protezione per i migranti che riusciranno sfuggire a
queste prigioni neo-coloniali
Sinistra Critica Livorno