Sinistra e Coerenza

Per molti compagni di Sinistra Critica che hanno vissuto dall’interno la storia di Rifondazione Comunista fin dalla sua fondazione, questa campagna elettorale assume aspetti più difficili rispetto alla precedente, in quanto le scelte differenti che separano Sinistra critica dal Prc ci obbligano ad un confronto che può risultare anche aspro, con compagni con cui abbiamo fino a ieri mantenuto, e con cui vogliamo mantenere anche in futuro, rapporti fraterni e di reciproco rispetto politico e personale. Questo legame "affettivo" non può tuttavia impedire il confronto con il PRC, non solo per ovvie motivazioni legate alla competizione elettorale, ma soprattutto per rispetto di parte della nostra sessa storia oltre di quella del PRC stesso.
Dell’intervista rilasciata al Tirreno della Candidata Bartimmo quello che ci ha lasciato più perplessi non sta tanto nella rivendicazione un po’ troppo perentoria dell’unicità "comunista" della sua candidatura e della Lista che la candida, negando quindi la natura di Sinistra Critica: le questioni nominali, pur importanti, le riteniamo secondarie rispetto alla sostanza e a quella ricerca di verità che romanticamente continuiamo a pensare sia sempre rivoluzionaria.
E´ l´affermazione secondo cui la lista nata con l´accordo tra PRC e PdCI rappresenti l´unica forza coerente, che ci ha lasciato assai perplessi. Legittimo per il PRC livornese sostenere, noi crediamo illusoriamente, che l’unica soluzione della crisi che sta vivendo il Partito sia la riunificazione con il PdCI, ma che questa sia, soprattutto a livello locale, un esempio di limpidezza, coerenza, onestà intellettuale ci sembra falso... una affermazione che per altro va a disonore della stessa storia del PRC di Livorno.
In questi ultimi dieci anni le strade prese dalle due forze che oggi si presentano unitariamente sono state diametralmente opposte, e questo anche grazie la presenza di molti compagni che oggi stanno con Sinistra Critica e che rivendicano con orgoglio il ruolo che hanno svolto in questo senso.
La svendita del Cantiere Orlando, le politiche di privatizzazione dei beni comuni, le esternalizzazioni dei servizi e la precarizzazione dei lavoratori degli enti locali, il nuovo centro come Porta a Mare (con la conseguente chiusura dello stabilimento LIPS) e Porta a Terra, con tutto quello che questo ha comportato per la vivibilità cittadina, il raddoppio dell’inceneritore, per non parlare delle scandalose scelte sul Rigassificatore, hanno visto il PdCI, con il suo Vicesindaco e i suoi Consiglieri, organicamente e direttamente a fianco di Lamberti prima e di Cosimi poi, e il PRC dall’altra, su posizioni sempre aspramente contrapposte.
Ricordiamo che il PdCI non ha mai smesso di stare all’interno dell’attuale maggioranza, con posizioni dirette di potere. Di quale coerenza si può dunque parlare?
Il tentativo del PRC e del PdCI di cercare di coinvolgere forze come Sinistra Democratica, da sempre localmente un’appendice del PD, e la decisione di rompere il percorso iniziato per la creazione di una alternativa radicale e di sinistra alle forze affaristiche e clientelari di Livorno (da Cosimi a Taradash passando per Lamberti) nel un tentativo di "spostare a sinistra" il PD, si è dimostrato nei fatti un progetto miope quanto ingenuo.
Tutto questo evidenzia però come questa unificazione si sta conducendo
sotto l´egemonia del PdCI, con un PRC subordinato a logiche politiciste locali e nazionali, ambigue verso i centri di potere del PD con cui si continua a occhieggiare, indifferente a chi in questi anni sul territorio, tra mille difficoltà e qualche limite, ma sempre onestamente e con coraggio, ha cercato di opporsi alle politiche social-liberiste e antipopolari delle Amministrazioni.Quindi, se da un lato crediamo (pur non comprendendone i motivi - Tiziana Bartimmo nell’intervista non li ha spiegati) sia legittimo per il PRC rifiutare di partecipare al percorso intrapreso per presentare un candidato sindaco unitario capace di raccogliere chi in questi anni si è sempre trovato a fianco, in Consiglio Comunale come sul territorio, contro le scelte dell’Amministrazione, dall’altro riteniamo inaccettabile presentare la Lista PRC-PdCI come una soluzione alla crisi di rappresentanza dei movimenti presenti nel  nostro territorio per il semplice fatto che i movimenti stessi non si possono certo riconoscere in una lista simile.


Livorno 30 aprile 2009

Per
Sinistra Critica di Livorno
Rosalba Volpi
Fabio Gatto