Il significato del 25 Aprile oggi nel 2022
La resistenza al nazifascismo conclusa con la liberazione del Paese nel 1945 e simbolicamente celebrata il 25 Aprile, ha diversi significati politici. Quella di una lotta per la democrazia contro la dittatura fascista, la resistenza contro l’occupazione nazista e l’emancipazione sociale dei lavoratori al momento della ricostruzione della nazione distrutta dalla classe capitalista italiana. Emancipazione sociale tradita dal fronte stalinista e i particolare dalla dirigenza di Palmiro Togliatti del PCI di allora che arrivò a compromesso di classe con il partito della Democrazia Cristiana che rappresentava il capitalismo nazionale e il potere della Chiesa Cattolica. Il 25 aprile del 2022 a dominare è il conflitto Tra Russia e Ucraina che contiene anch’esso differenti fronti politici: il problema dell’autodeterminazione del Donbass e della Crimea, la giusta aspirazione a mantenere la propria indipendenza dell’Ucraina e la sua neutralità sia dalla Russia che dagli interessi occidentali, il conflitto dentro quello ancora più globale tra i vari blocchi imperialisti, tra Russia e Nato, il confronto in atto nel Pacifico. Ma all’origine del conflitto c’è la barbarie dell’invasione e l’ occupazione dei territori ucraini da parte russa. Un invasione concepita dai postumi storici del passato apparato sovietico mescolato con le pretese da grande Russia zarista e oggi funzionale alle le mire imperialistiche della sua classe dirigente parassitaria. Per questo riteniamo che la posizione disfattista e antimilitarista contro la guerra di tutti i blocchi imperialisti, contro l’invasione di Putin, contro l’invio delle armi, contro le sanzioni alla Russia, contro l’intervento e l’allargamento della NATO sia l’unica posizione possibile. Tutto questo avviene dentro la crisi mondiale del capitalismo che genera nuovi nazionalismi, movimenti reazionari e le nazionalizzazioni delle masse dimostrato anche dal clima pesantissimo e antidemocratico dentro il nostro Paese contro l’ ANPI, con l’imparziale appoggio militarista all’Ucraina e alla corsa senza freni al riarmo e le spese militari che verrà fatta pagare ai lavoratori.
La
nostra posizione è all’ opposto contro la guerra,
contro i
nazionalismi e per la resistenza di classe, verso
la prospettiva
rivoluzionaria per un mondo nuovo, per il
socialismo contro la
barbarie.
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