Iran:
Farzad Kamangar
Farzad Kamangar era un
sindacalista
iraniano che si trovava in carcere e di cui abbiamo sostenuto
l'appello per la liberazione in questa rubrica. Kamangar, un insegnante
di 35 anni membro del Teachers' Trade Association of
Kurdistan, è stato accusato di "mettere in pericolo la sicurezza
nazionale" e di "ostilità contro Dio".
E' stato condannato in un processo-farsa che durò meno di cinque
minuti, messo in prigione e torturato. Insieme ad altri quattro
prigionieri politici curdi, Farzad Kamangar è stato giustiziato, in
segreto, domenica 9 maggio nella prigione di Evin a Teheran. Aveva
vissuto con la minaccia
della pena di morte fin dal febbraio del 2008. In prigione,
Farzad ha subito torture e pressioni psicologiche.
Anche se le autorità Iraniane avevano accettato l'appello
pro Farzad, il caso si è paralizzato quando invece avrebbe dovuto
essere trasmesso alla Corte Suprema per la revisione. Dopo ulteriori
ritardi, all'avvocato di Farzad è stato detto che il suo fascicolo era
stato perso. Nonostante l'evidente mancanza di un'inchiesta
indipendente sulle accuse e l'assenza di un procedimento giudiziario
equo, Farzad è stato giustiziato.
E' stato impiccato in segreto, senza che la sua famiglia
ne fosse
informata. Il caso di Farzad è
particolarmente preoccupante a causa del modo torbido e segreto con cui
si è svolto il processo, per la mancanza di accesso ai diritti
fondamentali mentre era in carcere, e per il fatto che né la sua
famiglia né i suoi rappresentanti legali siano stati informati della
sua esecuzione.
Altri sindacalisti che languono nelle carceri iraniane adesso
temono per la loro vita.
Con l'avvicinarsi del primo anniversario delle fraudolente
elezioni
Presidenziali in Iran, abbiamo ragione di temere che il regime diverrà
ancora più brutale nella sua repressione.
inviamo
un messaggio forte e chiaro a Teheran: mai più esecuzioni!