Livorno 12 luglio 2024 |
Flash mob davanti alla fabbrica di
armi della Leonardo
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Ex WASS: BASTA
FABBRICHE DI MORTE! RICONVERSIONE CIVILE E LAVORO PER TUTTI Il passaggio dell'Ex WASS da
Leonardo a Fincantieri mantiene la produzione bellica e
non garantisce gli attuali livelli occupazionali.
Sinergie, economie di scala, competitività, accorpamento
sono tutte parole magiche che nascondono il ricatto
occupazionale. La produzione per la guerra è una trappola.
Per le transizioni climatica e digitale e per aumentare la spesa militare al 2 per cento del PIL, la Commissione europea stima un fabbisogno di investimenti pubblici e privati di oltre 800 miliardi ogni anno fino al 2030. Nel 2023 i governi NATO hanno speso 1341 miliardi di dollari in armamenti, con un 5,2% in più rispetto al 2022 e con un un +19% rispetto al 2014. Per il 2024 clla spesa dei governi europei per gli armamenti si attesterà a un +30% rispetto all’anno precedente. L'italiana Leonardo spa, leader a partecipazione statale dell'industria bellica europea, la cui componente produttiva militare è passata negli ultimi 15 anni dal 56% all’83% della sua produzione totale, ha ridotto i suoi occupati in Italia del 24%. Allo stesso tempo l'azienda nell'ultimo periodo ha visto un aumento del 54% del fatturato e un rialzo del 135% del valore delle sue azioni. Questo grazie alla complicità dell'azienda nelle guerre e nel genocidio Palestinese in corso. Ad esempio sappiamo che i cannoni del gruppo Leonardo hanno sparato, per mano della marina israeliana, su Gaza e sono stati utilizzati i sistemi puntamento. Fincantieri, anch'essa a partecipazione statale, "forte della sua capacità di integratore di piattaforma e dei programmi in esecuzione, intende potenziare la propria efficacia commerciale verso marine militari di primario rilievo nello sviluppo anche di nuovi progetti in mercati esteri accessibili, quali l’area asiatica e il Medio Oriente." I capitalisti europei stanno facendo affari milionari sulla pelle dei popoli coinvolti nei conflitti in atto. Oggi, venerdì 12 luglio, eravamo quindi davanti alla ex wass in via di Levante a Livorno per chiedere una produzione per la vita e non per la morte. Una produzione destinata a soddisfare i molteplici bisogni sociali e non i profitti degli azionisti. Rilanciamo inoltre per mercoledì 17 luglio alle ore 21:00 un presidio in terrazza Mascagni contro la complicità del governo italiano con le guerre in corso, per dire no all'industria bellica e l'insediamento della nuova base militare nel territorio pisano. * Coordinamento Antimilitarista Livornese * Rete Livorno contro le guerre |