La giornata di mobilitazione contro la guerra del 21 ottobre
prossimo, vedrà tre manifestazioni, a Ghedi, a Pisa e in Sicilia,
contro l’escalation bellica che sta sommergendo il mondo.
In particolare a Ghedi per riaffermare la
continuità della battaglia contro la base atomica di Ghedi, a 15 km
da Brescia.
La lotta antimilitarista ed internazionalista non
si deve limitare all’opposizione all’attuale guerra russo-ucraina
(pur ritenendo questa guerra la più pericolosa, in questo momento,
in quanto vede lo scontro tra le potenze imperialiste “occidentali”
e l’imperialismo russo, potenze cioè dotate di armi atomiche), ma
si estende a tutte le guerre attuali, a partire da quelle in cui è
coinvolto l’imperialismo italiano, che ha nella base di Ghedi uno
dei suoi punti di forza strategici.
La nostra parola : “Nessuna guerra tra i
popoli, nessuna pace tra le classi”, come a Zimmerwald nel 1915.
Non un uomo, non un soldo, per le guerre tra i briganti imperialisti,
che si ammantino del tricolore zarista o della bandiera della NATO
(magari inalberando il bicolore ucraino come specchietto per
allodole…nazionaliste).
Ci rifacciamo quindi al isfattismo bilaterale
rivoluzionario, ricordando a tutte le vittime, russe, ucraine o di
altri popoli, che il nemico marcia alla loro testa.
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