21-03-09
Il
Consiglio provinciale dell’Ordine dei medici chirurghi e degli
odontoiatri di Livorno
esprime forte disagio e dissenso per i contenuti
presenti nell’emendamento al decreto legge numero 733 in merito alla
possibilità di denuncia, in occasione di prestazioni sanitarie, di
immigrati non in regola con i permessi di soggiorno. In
particolare ritiene che tale procedura, oltre ad essere in netto
contrasto con il giuramento professionale nel quale il medico si
impegna ad esercitare la professione senza discriminazioni di etnia,
religione, ideologia, sesso, ecc.. è in contrapposizione agli articoli
3, 5, 10 del codice deontologico che prevedono la tutela della salute
del singolo e della collettività e la necessità di mantenere il segreto
professionale, elemento basiliare nella professione medica.
Pertanto l’ordine dei medici si pone a tutela e salvaguardia del codice
deontologico e si dichiara pronto ad intervenire in ogni caso in cui si
ricorra in una violazione dello stesso. Eliano Mariotti presidente
dell’Ordine
18.03.09
Il Consiglio Direttivo del Collegio IPASVI di Livorno,
con
riferimento in quanto in oggetto, per quanto relativo all'abolizione
del comma 5 dell'art. 35 del Decreto Legislativo 25 LUGLIO 1998, N. 286
concernente l' Assistenza sanitaria per gli stranieri non iscritti al
Servizio sanitario nazionale, che così attualmente detta “ L'accesso
alle strutture sanitarie da parte dello straniero non in regola con le
norme sul soggiorno non può comportare alcun tipo di segnalazione
all'autorità, salvo i casi in cui sia obbligatorio il referto, a parità
di condizioni con il cittadino italiano”;
facendo anche riferimento al Codice Deontologico degli Infermieri che stabilisce quanto segue ai seguenti articoli:
Articolo 3
La
responsabilità dell'infermiere consiste nell’assistere, nel curare e
nel prendersi cura della persona nel rispetto della vita, della salute,
della libertà e della dignità dell'individuo.
Articolo 4
L'infermiere
presta assistenza secondo principi di equità e giustizia, tenendo conto
dei valori etici, religiosi e culturali, nonché del genere e delle
condizioni sociali della persona.
Articolo 5
Il
rispetto dei diritti fondamentali dell'uomo e dei principi etici della
professione è condizione essenziale per l'esercizio della professione
infermieristica;
dichiara
la
propria opposizione critica ad una norma che, prima ancora che
determinare preoccupazione per la salute collettiva, è un atto
contrario alla solidarietà umana, opzione etica fondamentale di
qualsiasi professionista sanitario.
Il
rischio di essere segnalato creerebbe nell'immigrato privo di permesso
di soggiorno e bisognoso di cure mediche una reazione di paura e
diffidenza, in grado di ostacolarne l'accesso alle strutture sanitarie.
Ciò potrebbe creare condizioni di salute particolarmente gravi per gli
stranieri.
La
cancellazione del principio di non segnalazione vanificherebbe un
lavoro in ambito sanitario che ha prodotto importanti risultati di
salute nella popolazione straniera immigrata: riduzione dei tassi di
Aids, stabilizzazione di quelli relativi alla Tubercolosi, riduzione
degli esiti sfavorevoli negli indicatori materno-infantili.
Il
Consiglio Direttivo del Collegio di Livorno fa appello agli infermieri
iscritti all'Albo affinché seguano la propria Deontologia
professionale, rifiutandosi di segnalare alle autorità gli stranieri
non in regola con le norme sul soggiorno che accedono alle cure
sanitarie, a parità di condizione dei cittadini italiani.
A nome del Consiglio Direttivo del Collegio Provinciale di Livorno
Il Presidente del Collegio
Massimo Schirru