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La Regione Toscana si appresta a
privatizzare la Toremar: si prospetta un'ulteriore distruzione di posti
di lavoro "decenti" ed un conseguente abbassamento della qualità di un
servizio pubblico |
La privatizzazione della Tirrenia e delle societa' regionali che erano
di sua proprieta', tra le quali la Toremar S.p.A., e' ormai avviata. La
Fintecna ha pubblicato in data 23 dicembre, su quotidiani e sul suo
sito, l' invito a "manifestare interesse all' acquisizione di tutto il
capitale sociale della Tirrenia S.p.A". L' accordo per il passaggio, a
costo zero, della proprieta' delle societa' regionali alle Regioni di
competenza e' stato siglato e sara' effettivo dal 1 gennaio 2010. Le
regioni entro il 30 settembre dovranno fare una gara pubblica e
potranno mettere a gara "sia l' affidamento dei servizi,sia l' apertura
del capitale ad un socio privato".
Inizialmente questa grossa operazione di privatizzazione era stata
giustificata come un vincolo messo dalla Unione Europea. Nel marzo 2009
un giornalista di Ischia ,Andrea D'Ambra, pubblicava sul suo blog un'
intervista alla Commissione Europea ( l' interlocutore dell' intervista
e' definito in questo modo abbastanza discutibile) che spiega come la
commissione obbliga ad una gara pubblica europea per le convenzioni ma
non alla privatizzazione delle societa'.Per leggere l' articolo
integrale andare a marzo 2009,giorno 17, "
www.andreadambra.eu".
La Regione Toscana ha annunciato la volonta' di privatizzare
interamente la societa' Toremar, ma questo passo formalmente non e'
stato ancora compiuto. Per il momento di ufficiale c'e' solo l' accordo
tra la Regione Toscana e la Tirrenia , con la scadenza della gara di
appalto per la convenzione e la possibile vendita di azioni (non
necessariamente il totale ). Altre regioni hanno preannunciato scelte
diverse dalla completa privatizzazione e lavorano a societa' miste
pubblico-privato. La scelta da parte della Regione Toscana della
privatizzazione completa viene data per acquisita mentre associazioni
economiche di categoria (commercianti, albergatori) e alcuni comuni
dell' Arcipelago si sono espressi per una societa' mista, ma l'
assessore Conti non accetta di mettere in discussione questa direzione
("liberta' e' partecipazione" cantava Gaber, per il PD, a tutti i
livelli, bisognerebbe aggiungere una strofa," partecipare e' avere un
ruolo
nelle scelte, non fare presenza"). Dare la scelta per scontata serve a
scoraggiare o a dare un alibi a chi , a parole o nei fatti, vorrebbe
scelte diverse. Quindi PRC, PCL, Sinistra Critica, sindacati di base,
sinistra Cgil, se siete presenti in Toscana battete un colpo. Anche se
non fosse possibile ribaltare la scelta, che ufficiale ancora non e',
le elezioni regionali del marzo 2010 saranno un ottima occasione per
esprimersi sulla questione.
La Cgil ha appoggiato il percorso della giunta regionale .
Paradossalmente vuole la vendita della Toremar ad un armatore
privato,armatori privati che qualche volta, in teoria non e' permesso
ma nei fatti non e' difficile farlo, impediscono la presenza dei
sindacati tra i loro lavoratori. Unico momento di dissenso a meta'
dicembre quando l' assessore Conti ,sempre e solo lui,(sembra che la
Toremar sia una sua proprieta' personale e non proprieta' di una
regione gestita da un consiglio regionale e da una giunta sostenuta da
una coalizione di partiti), ha iniziato a mettere in discussione l'
attuale organizzazione del lavoro. La Regione Toscana dovrebbere
rimanere proprietaria e gestire la Toremar solo qualche mese, ma, come
diceva Gianni Agnelli ,nessuno meglio della sinistra sa fare cose di
destra. Degli attuali occupati probabilmente rischiano il posto solo
alcuni precari, ma le condizioni di lavoro, a parole non in
discussione, difficilmente
rimarranno le stesse. I futuri assunti sulle linee regionali invece
avranno un rapporto di lavoro completamente diverso da quello che e'
esistito finora.
Intanto girano voci, non so quanto attendibili, ma facilmente
verificabili, e gli amministratori dei comuni interessati dovrebbero
sentirsi in obbligo di verificare e informare i cittadini. Queste voci
parlano di un attivo della Toremar di 1.000.000 di euro nel 2008, di un
2009 sicuramente buono, di un dirigente nel settore commerciale che ha
cambiato lavoro, dopo avere ottenuto ottimi risultati. La Toremar ha
sempre gestito la sua attivita in maniera migliore della concorrenza
privata nei settori della manutenzione, per la puntualita' degli orari,
per il rispetto dei diritti dei lavoratori , unico settore solitamente
gestito in maniera peggiore era il settore commerciale. Ma forse un
buona gestione di questo non aiutava i disegni dei politici (PD-PDL) e
della dirigenza Tirrenia.