La mobilitazione del popolo corso si è
intensificata, con una mobilitazione di massa ad Ajaccio,
Bastia, Calvi, diverse assemblee generali, una
partecipazione molto significativa dei giovani e in
particolare del movimento delle donne.
L'NPA rinnova il suo sostegno a questa mobilitazione
anticoloniale che ora è innescata dall'attentato contro
Yvan Colonna, ma che ha radici ben più profonde: bassi
salari, speculazione immobiliare, disoccupazione,
soprattutto tra le giovani donne, disprezzo per le
rivendicazioni sociali, democratiche e culturali del
popolo corso.
Denunciamo la feroce repressione, promossa da Macron e
Darmanin (ministro dell’interno Francese), che ha già
fatto numerosi feriti fra i giovani.
Contrinuiamo a dare il nostro pieno appoggio all'attuale
mobilitazione, in particolare alla grande manifestazione
del 13 marzo, che abbiamo accolto con favore.
Chiediamo la fine immediata della repressione, la
liberazione di tutti i prigionieri politici corsi,
l'immediata revoca dello status di DPS (stato di detenuto
speciale) per Ferrandi e Alessandri, il loro rientro in
Corsica, il riconoscimento del bilinguismo e del diritto
all'autodeterminazione e alla sovranità nazionale del
popolo corso.
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