Ascoltiamoli!

Blindati e camionette, sgombero forzato e repressione sono state le risposte ottenute dagli studenti del Liceo Enriquez a dimostrazione ancora una volta che, alla pacifica richiesta di confronto e dialogo con le istituzioni di governo sulle innumerevoli problematiche della scuola, è più facile lasciar parlare i manganelli, incutere terrore e zittire le proteste seppur pacifiche.

Provati dalla morte di un loro coetaneo, Lorenzo Parelli, durante l'ultimo giorno di alternanza scuola-lavoro mentre  forniva forza lavoro gratuita  per i padroni, rinchiusi spesso in istituti fatiscenti e sovraffollati in perenne carenza di personale docente, duramente colpiti dalla pandemia, che li ha fortemente penalizzati sia sul profilo psicologico che su quello culturale, preoccupati per la mancanza di ascolto e risposte ai loro bisogni, ne hanno ottenuto solo una: la meno indicata e la più feroce, perché non lascia spazio di replica e confronto.

Investire sulla scuola e sulla cultura dovrebbe essere il primo obiettivo di uno Stato che ha a cuore il proprio futuro, oltre a garantire l’esercizio reale  di un diritto fondamentale come il diritto allo studio. Uno studio che non deve essere finalizzato alla produzione capitalistica, ma alla elevazione e miglioramento della persona.


Sinistra Anticapitalista esprime per questo la massima solidarietà agli studenti del Liceo Enriquez, sostenendoli nelle loro lotte e legittime richieste e si augura che episodi repressivi di tal fatta rimangano isolati e non il metodo ordinario e corrente di affrontare i problemi della didattica.

Ascoltiamoli!

Livorno 15/02/2022

Giulia Siringo  per Sinistra Anticapitalista Livorno