I lavoratori e le lavoratrici della TRW riprendano in mano direttamente il loro destino!
Sosteniamo la loro lotta 




La TRW ha deciso di chiudere lo stabilimento di Livorno.
Una decisione che tutti conoscevano da mesi: dalle strutture sindacali complici alle istituzioni.
Questa volontà, che è stata tenuta nascosta ai lavoratori e lavoratrici, dimostra l'insipienza di una burocrazia sindacale e di un PD sempre più succubi delle volontà padronali e sempre meno capaci di imporre alla controparte decisioni forti, anche perché questo vorrebbe dire coinvolgere e rendere coscienti i lavoratori e le lavoratrici.
Ma come sappiamo a CGIL-CISL-UIL e al PD le mobilitazioni e il protagonismo operaio fanno paura. 
Lo si deve solamente gestire, quando il danno è fatto. Solo allora le burocrazie sindacali si muovono (tardi e male) e solamente per fare ingoiare i peggiori rospi.
La TRW e la Delphi sono due casi esemplari di questo vergognoso ruolo.

Crediamo al contrario che oggi ci siano le condizioni perché i lavoratori e le  lavoratrici della TRW riprendano direttamente in mano il loro destino.

Non solo la TRW non deve chiudere ma deve ridare indietro tutti i finanziamenti pubblici che ha ottenuto in questi anni.
Nel solo 2011 ha ricevuto dalla Regione Toscana ben 2,2 milioni di finanziamento per un investimento di circa 7 milioni di euro finalizzato ad un presunto progetto che avrebbe dovuto aumentare la produttività e ridurre la fatica del lavoro. Ma la Regione ha mai verificato? 
Noi chiediamo che questi finanziamenti, insieme agli altri (diretti ed indiretti), siano ridati indietro, subito!
Ma non solo.
Esiste una problematica relativa la bonifica dell'area ex Spica. A noi non interessano le beghe legali sulla proprietà. La FIAT che ha vergognosamente speculato e chi ha continuato nei giochi sporchi che ne sono seguiti devono pagare le bonifiche, compresa la TRW che sebbene affittuaria ha contribuito in questi anni a inquinare!
Si parla inoltre di numeri importanti di malattie tra i lavoratori e le lavoratrici causate da esposizioni ad inquinanti industriali! Devono essere resi pubblici e risarciti dalla TRW!
Il governo avrebbe tutti gli strumenti per imporre la bonifica e queste misure di indennizzo dei lavoratori e lavoratrici.

Sbagliate le posizione di Nogarin che vuole per l'ennesima volta sostenere le imprese con i soldi pubblici in nome di una logica "ecologica" ma profondamente funzionale al profitto!

Non un euro nè un mq di nuovo terreno deve essere regalato a una multinazionale che da anni, in tutta Europa (e non solo), gioca a mettere in concorrenza un proprio stabilimento con un altro di un diverso paese, delocalizzando continuamente.

Fabbriche sono state chiuse con questa pratica in Galles, in Francia, Germania ecc, per avere finanziamenti pubblici e condizioni di lavoro e salariali peggiori per i lavoratori, in modo particolare negli stabilimenti TRW in Polonia!

Rivendichiamo e chiediamo la solidarietà di tutti i lavoratori e le lavoratrici della TRW a livello internazionale!

I lavoratori della TRW devono quindi  imporre una diversa alternativa.

Nessuna fiducia alle istituzioni! Basta con fasulli "tavoli" e "visioni a 360°" in Regione o Prefettura. 
Le stesse irresponsabili proposte di Nogarin non hanno alcun valore e creano solo illusioni!

Se la TRW- o chi per lei- vuole chiudere, tutti gli stabilimenti dell'azienda devono essere nazionalizzati, senza alcun indennizzo! 
La fabbrica deve essere occupata fino a che non siano state date garanzie sulla continuità produttiva a pari occupazione, diritti  e salario!
Le linee produttive non devono essere smantellate!
Le multinazionali che hanno sfruttato e devastato il territorio devono pagare le bonifiche e la difesa delle falde usando il sistema più efficiente di difesa detto delle palancole!

Su queste basi i lavoratori della TRW devono unire le loro forze con i lavoratori della Delphi (che sono stati truffati e presi in giro anche dagli apparati sindacali ed istituzioni come la Regione Toscana e Piemonte) e aprire una vertenza unitaria di tutto il settore dell'automotive a Livorno, capace di coinvolgere anche le imprese che attualmente non sono in crisi!
Insieme ai lavoratori e lavoratrici dell'ENI bisogna imporre al governo Renzi un intervento preciso per Livorno, in difesa dei nostri salari e diritti, altrimenti mandarlo a casa!

20/10/2014

sinistra anticapitalista Livorno