Raffineria ENI di Livorno: un triste film già visto
La vicenda della raffineria ENI sembra la ripetizione di un triste film già visto, anzi di più film.
La drammatica situazione di un migliaio di lavoratori fra azienda e indotto assomiglia a quella già vissuta, negli ultimi anni, da molti altri lavoratori prima con  il Cantiere Navale, poi con la Lips, la Delphi…..
Perdita di posti di lavoro, lavoro precario, impoverimento di interi settori della popolazione ecc…
Ma in queste operazioni c’è chi non si è impoverito…, chi ha guadagnato sulle aree del cantiere, la Fiat, ..l’ENI..

L'ENI ha fatto profitti per 60 anni, contribuendo a rendere Livorno la 2° città più inquinata d'Italia , dopo Taranto: adesso se ne va, lasciando un sito inquinato e un migliaio di lavoratori senza lavoro.
L’ENI vende a Klesch & Co, a cui non interessa nè della produzione, né dei lavoratori.
Tutto questo si sapeva da anni ma  amministrazioni locali,  sindacati concertativi (CGIL-CISL-UIL) e Governo non hanno fatto nulla: adesso propongono il compromesso, che abbiamo già visto fallire per la Delphi.

L’unica strada utile percorribile per i lavoratori, come la vicenda INNSE insegna, è quella della mobilitazione e della lotta.

Deve essere chiaro che la vendita prospettata è solo un passaggio per la dismissione produttiva del sito, che quello che interessa sono le aree, appetibili per i traffici portuali.
Questo non può essere permesso, i lavoratori devono chiedere il blocco della vendita, collegandosi anche alle altre realtà che vivono la stessa situazione. L’intervento dello stato deve assicurare la produzione in un settore centrale come quello energetico, mediante la riconversione verso lo sviluppo di energie alternative e pulite, puntando alla riqualificazione dell’area, costringendo l’ENI a non lavarsene le mani.

Come Sinistra Critica siamo a fianco della lotta dei lavoratori e crediamo che la loro battaglia vada estesa e collegata a tutte le situazioni di crisi presenti sul territorio, dalla Delphi alla situazione dei precari della scuola e di tutti quei lavoratori che non avendo i contratti confermati stanno perdendo silenziosamente il lavoro.

Sinistra Critica Livorno