Ora che i lavoratori della Giolfo sono entrati in assemblea permanente e i due operai sono scesi dal tetto si apre la partita più difficile.
Non possiamo che rallegrarci che Claudia e Massimiliano siano scesi e non corrano più pericoli e non subiscono più il freddo e il maltempo.
Il loro gesto ha messo in luce l’isolamento di questi lavoratori, come di molti altri prima di loro dalla città e dalla politica.
E’ da più di 2 anni che la vicenda della Giolfo va avanti, ci sono state manifestazioni, un presidio di mesi davanti al comune, ma niente risposte.
L’interesse delle banche liquidatrici è chiaro ricavare il massimo profitto dalle strutture e dalle aree e dalle banchine questo non ci stupisce…
Ci stupisce l’incapacità, la non volontà della politica istituzionale a trovare altre soluzioni.
Le aree non possono essere espropriate…? Se no perché ?, almeno possono essere vincolate a uso industriale produttivo.
Le istituzioni ,i sindacati , le forze politiche vogliono, possono avere un ruolo in questa come in altre vicende o solo fare da notai , nei vari tavoli di concertazione.?
I lavoratori ora sono in fabbrica, crediamo che intanto ci sia la necessità di portare il sostegno e la solidarietà, di tutti i lavoratori e le lavoratrici .
Bisogna costruire intorno alla loro battaglia una mobilitazione più generale che coinvolga tutta la città che unisca le situazione di crisi e di difficoltà, che dia una risposta alla crisi che sta attraversando anche Livorno.
Bisogna che i lavoratori e le lavoratrici facciano sentire la loro voce con forza.
Sinistra Critica Livorno