Da tre anni in via Goito si sta svolgendo un’importante esperienza democratica di resistenza urbana basata su forme di autogestione.
Il progetto degli Orti Urbani è importante per più motivi.
Il primo, principale, perché sta bloccando una volontà speculativa che si propone di devastare un’area urbana verde di pregio per la costruzione di inutili edifici residenziali che nulla hanno a che vedere con un qualsiasi progetto di riduzione della sofferenze abitativa della nostra città, ma hanno la sola funzione di garantire profitti e gli interessi della rendita parassitaria.
Su questo terreno abbiamo assistito alla totale deriva della Giunta del Movimento 5 Stelle che ha dato continuità ai progetti ereditati dalla precedente giunta PD, in completa subordinazione ai voleri della CLC, nota baracca da sempre espressione del potere clientelare di chi ha gestito fino a ieri questa città. Le decisioni della Giunta Nogarin non sono espressione di scarso coraggio o di errori ma derivano dalla stessa natura sociale del M5S che è per sua essenza incapace di rompere con le logiche capitalistiche e che lo porta a fare della “legalità” un valore assoluto. Anche quando si va contro i voleri espressi dal proprio elettorato e dalla maggioranza dei livornesi che hanno chiesto con forza e a larga maggioranza “zero consumo” del territorio e difesa dell’ambiente e del paesaggio.
Spesso si ironizza, da parte della CLC e dei sostenitori della speculazione, sull’autogestione degli orti. Noi crediamo che qualsiasi forma di autorganizzazione di settori della popolazione, al di là dei livelli di coscienza espressi e dagli errori commessi, è sempre importante e da difendere sopratutto se frena la speculazione e difende quei beni che appartengono a tutti.
L’autogestione è sempre un valore: anche quando utilizza modi che non convincono. Anche la questione dell’occupazione che spesso viene posta è un falso problema. Quanto lavoro ci potrebbe essere per ammodernare le reti di distribuzione in una logica di risparmio, difendere il territorio e bonificarlo, magari dall’amianto, riprendere una politica di edilizia popolare in affitto? La CLC sa benissimo degli enormi spazi che si troverebbe di fronte e dei suoi effetti occupazionali, ma proporre e richiedere questo, o ristrutturarsi professionalmente per questo, vorrebbe dire scontrarsi con il PD e quel blocco di potere di cui sono parte integrante. Molto più semplice strumentalizzare i lavoratori magari con il sostegno di sigle sindacali altrettanto asservite. Sinistra Anticapitalista sostiene quindi tutte le iniziative in difesa dell’esperienza degli orti urbani di via Goito e quindi aderisce alla manifestazione cittadina che si terrà di fronte al comune di Livorno giovedì 30 marzo dalle ore 17.
Nessuna decida sulle le nostre teste!
27 marzo 2017